21 novembre 2010

RIFIUTI ZERO - UN INCONTRO PER SAPERNE DI PIU


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Un giorno immerso pienamente sulla strategia dei RIFIUTI ZERO mettendo a centro e a confronto l’inceneritore come soluzione o come mera devastazione.

Un modo per informarsi, capire e creare una massa critica.

PROGRAMMA Alle ore 9.00 Alessio Ciacci Ass. Comune di Capannori e Francesca Milite Nutrizionista incontrano con le scuole elementari e medie di Bracigliano e Siano

Alle 10.30 inaugurazione dell’seminario-dibattito alle scuole Medie Statali Mons Signore Corvino con Giuseppe Valle pres. del consiglio Comunale di Camigliano (CE)

INIZIO LAVORI alle ore 16.00, relatori e argomenti:

Luigi Giannattasio ANPI Salerno – Ambiente è Resistenza Comitato provinciale per l’acqua pubblica – Acqua è rifiuti.

Francesca Milite dott. Nutrizionista, Salerno – Nutrizione ad impatto positivo

Papa Ecologia, Napoli – Raccolta oli esausti una vera risorsa

Alfonso Maiorino settore energia alternative – l’impatto ambientale del fotovoltaico

Gerardo Marotta Sindaco di Giffoni Sei Casali – Compostaggio domestico e comunale

Dott. Giuseppe Comella, primario di oncologia medica e capo del Dipartimento di terapia medica dell’Istituto nazionale dei tumori di Napoli – tumori e riufiuti

Attilio Tornavacca e Raphael Rossi dell’Ente Studio Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti, Torino – Gestione della raccolta differenziata

Giovanni Romano Ass. Regione Campania – Termovalorizzatore

Caliano Eduardo Ass. di Mercato San Severino – Riduzione dei rifiuti “La Casa Dell’Acqua”

Vincenzo Cenname ex sindaco di Camigliano (CE) – La gestione dei rifiuti ai comuni?

Alessio Ciacci Ass. Ambiente Comune di Capannori (Lu) – Rifiuti Zero entro il 2020

Padre Alex Zanotelli – Prendiamoci cura di nostra Madre Terra

Dott. Carla Poli Centro di Riciclo di Vedelago (Treviso) – Differenziamo l’indifferenziato

Paul Connett prof. emerito di chimica ambientale all’Università St Lawrence di Canton, New York (Stati Uniti D’America) – rifiuti zero no all’inceneritrore

In diretta internet Carla Poli e Jacopo Fò http://sianoecosostenibile.blogspot.com/


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GESTIONE RIFUTI. CONTINUA IL DIBATTITO...

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo alcuni stralci di un intervento in merito alla costruzione di un centro di compostaggio in Valle d'Aosta.

Ecco alcuni brani del testo:

In realtà a inizio novembre 2010 la Terza Commissione del Consiglio Regionale della Valle d'Aosta non boccia solo la costruzione di un centro di compostaggio, boccia uno studio sulla fattibilità di un centro di compostaggio unico regionale.
Il “no” allo studio, secondo l’Assessore Regionale all'Ambiente Zublena, dipende da un metodo basato su dati e fatti (ma quali dati e quali fatti?).
...
I motivi del “NO” secondo l’Assessore sono “i modesti quantitativi di organico, la difficoltà oggettiva nel piazzare il compost prodotto dal verde e ramaglie già oggi prodotto e valutazioni non positive dei costi-benefici di un impianto”.
La regione Valle d’Aosta è l’unica regione che ha aumentato la produzione di rifiuti procapite e l’organico rappresenta il 21% del rifiuto indifferenziato.
Dove sono i dati per dirci che i quantitativi di organico sono modesti?
Sull’utilizzo del compost è utile ricordare che:
- il compost e’ gia’ un risparmio in quanto compost, indipendentemente dallo smercio che ha sul mercato, nel senso che ogni rifiuto che ricicliamo non deve essere trattato (conferito in discarica o bruciato nel pirogassificatore).
- ogni cittadino risparmia se viene fatto il compost: risparmia una volta se non ha un terreno da correggere, risparmia doppiamente se usa il compost che e’ gratuito per il suo orto.
Dove lo mettiamo tutto questo compost? C’e’ una buona notizia: la Valle d’Aosta ha molto terreni da nutrire. Oltre a quelli che conoscono tutti, il vaccodromo, gli stadi, le aree verdi, i campi da calcio, da rugby, da tzan, e anche per le bonifiche dei terreni. Altra buona notizia per favorire l'utilizzo del compost: la Regione Valle d'Aosta può organizzare un giorno ogni anno la distribuzione porta a porta del compost, previa prenotazione. Prima, però, bisogna avvisare la popolazione che questa possibilità esiste. Quanti cittadini sono al corrente che il compost viene distribuito gratuitamente? La fornitura di compost di sicuro non avrà successo se verrà fatta dopo il 16 giugno, cioè ad orti già seminati.
Per quanto riguarda il problema costi benefici bisogna sapere che ogni tonnellata di organico costerà 210-250 euro se trattata nel pirogassificatore, solo 90 euro se trattata nel centro di compostaggio.
...
Una volta ci dicevano che il clima freddo della nostra regione era un ostacolo per il compostaggio, ora siamo contenti di sapere che la temperatura non sia piu’ un problema, ma continuiamo a non capire su cosa sia basata una decisione presa prima di uno studio appronfondito.

L. M.


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ALBERI VIALE DELLA PACE UN BILANCIO NEGATIVO: TAGLIATI 15 - NUOVI 6

...Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro. La nostra terra vale più del vostro denaro...

Piede di Corvo, Piedineri


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11 novembre 2010

GESTIONE RIFIUTI: CODACONS VDA STIMA MOLTIPLICAZIONE COSTI PER CITTADINI

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

Codacons Vda su gestione rifiuti. Le scelte adottate dalla Regione Valle d’Aosta e le loro conseguenze sulle tasche dei cittadini utenti: i costi attualmente sostenuti saranno da moltiplicare per tre.

Ad oltre un anno dalla decisione assunta dall'Amministrazione Regionale non sono ancora chiare le reali conseguenze sulle tasche dei cittadini della nuova gestione dei rifiuti. Di certo, ad oggi, risulta solo l’importo del bando per la fornitura del servizio smaltimento pari a 220 milioni di euro (11 milioni per ogni anno di attività). Per il Codacons Vda è una cifra inspiegabilmente enorme, soprattutto tenendo conto che, con l’ipotetica “valorizzazione energetica” della materia, ci dovrebbero essere cospicui ricavi provenienti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta. Perché, quindi, non diminuiscono i costi sostenuti dai cittadini? Perché si sceglie un progect financing e non l’acquisto dell’impianto? Perché l’energia prodotta rimane a vantaggio del concessionario e non dei cittadini? Perché non esaminare prima i dati relativi al bilancio economico finanziario e poi decidere? Perché, infine, è avvenuto il contrario, cioè la scelta della tecnologia e poi la valutazione dei costi?

Di sicuro, afferma il Codacons Vda, non è stata presa in considerazione la strada più economica cioè la produzione del CDR (combustibile da rifiuto) e l’invio del materiale residuo fuori Valle presso cementifici appositamente autorizzati. Con questa scelta si avrebbero avuti anche indubbi vantaggi ambientali.

La decisione assunta in Consiglio regionale senza aver preso in considerazione un bilancio economico-finanziario dei vari scenari può rivelarsi fuorviante. Con impianti più leggeri (senza impianti di incenerimento) e con una migliore organizzazione, tenuto conto dei volumi di produzione (l’intera Valle d’Aosta produce materiali da riciclo come un quartiere di una grande città), la spesa a carico dei cittadini sarebbe potuta essere molto più contenuta. Regole di buona condotta amministrativa avrebbero imposto maggiore trasparenza e una migliore valutazione delle proposte formulate da parte delle associazioni attive nel settore specifico. Gli strumenti di informazione adottati non si avvicinano minimamente agli strumenti di partecipazione civica messi in atto in altre realtà territoriali.

La scelta della Regione Valle d’Aosta non appare convincente e comporterà maggiori costi per le tasche dei cittadini-utenti.

La mancanza di incentivi e sanzioni specifiche, inoltre, non spinge verso obiettivi virtuosi, mentre non appare condivisibile la scelta adottata in data 3 novembre 2010 di non attivare, come previsto dall’attuale normativa, una idonea raccolta e gestione della frazione organica. Lo scenario “Valle d'Aosta virtuosa - zero waste” (con raccolta separata della frazione organica) presentato nel corso delle audizioni consiliari non pubbliche (il regolamento del Consiglio Regionale non prevede una completa trasparenza dei lavori all’interno delle commissioni) prevede una spesa di tre o quattro volte inferiore rispetto allo scenario indicato dall’Amministrazione regionale. Non risulta, altresi, essere stato preso in considerazione lo studio del 24 novembre 2009 che valuta positivamente il “Metodo di Riciclo Vedelago” che con una semplice costruzione di un centro di pre-selezione ed estrusione avrebbe consentito di ottimizzare la raccolta differenziata e diminuire il materiale da avviare in discarica, con risparmio di soldi per i cittadini.


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UN VIALE CON MENO ALBERI E OMBRA....


Scelte difficili... anche da spiegare ai cittadini.

E' importante imparare dagli sbagli ed evitare di spargere quantità eccessive di sali nel periodo invernale.

L'importo dell'intervento di ripristino costa oltre 40 mila euro dei nostri soldi!

Da Viale della Pace a Viale senza alberi... Pace senza alberi




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ESITI INCONTRO AMMINISTRATORI COMUNALI





L'incontro informativo ha dato i seguenti esiti:

Saranno tagliate altre 14 piante nei prossimi giorni

La terra prima di piantare le nuove 6 piante sarà cambiata a causa dell'avvelenamento da sali

sarà installato un'impianto di irrigazione di profondità

la parte a sud vicino alla fontanella tornerà ad essere zona verde.

Un confronto serio e partecipato ha avuto luogo.

E seguito un approfondito sopralluogo della zona (impianti di illuminazione non funzionanti, marciapiedi sconnessi, avallamenti e buche, mancanza di paletti antiparcheggio selvaggio)

Ecco alcune foto:






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1 novembre 2010

INVITO A PARTECIPARE ALL'INCONTRO

INVITO

Tutti gli interessati sono invitati all'incontro con l'Amministrazione Comunale

Data: Venerdì 5 novembre 2010 ore 18.00

Luogo : Auditorium Scuola Media Einaudi - Aosta - Viale della Pace, 11






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RIFIUTI: IN CAMPANIA MANCA PROGRAMMAZIONE E VOLONTA' POLITICA

Rifiuti: in alcune regioni (vedi Campania) manca una seria programmazione e volontà di affrontare il problema. Basterebbero misure molto semplici:
responsabilizzare gli amministratori locali a percorrere la strada più fattibile e meno costosa,
imporre una sempre maggiore riduzione del rifiuto alla fonte,
differenziare in modo corretto attraverso il metodo porta a porta,
raccogliere anche la frazione organica
arrivare ad ottenere un rifiuto secco riciclabile quasi integralmente.

Questi modi di fare non sono favole...

I rifiuti possono diventare addirittura una risorsa, come dimostra ad esempio il centro di riciclo di Vedelago in provincia di Treviso.

Il centro di riciclo paga ai comuni il rifiuto conferito con una tariffa che cresce al crescere del grado di selezione dei rifiuti conferiti.

I comuni e quindi i cittadini ci guadagnano.

Un inceneritore, invece, vuole soldi per bruciare i rifiuti.

In Germania chi brucia rifiuti paga una tassa da 120 a 160 euro a tonnellata.

In Italia, ancora oggi, le aziende meno "virtuose" ricevono sussidi e agevolazioni.


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ARTE AD AOSTA: ARTE DEL TUBO.

Restitution!

Si, ma dei soldi!

L'uso principale dei tubi è quello di convogliare fluidi o fondi (risorse economiche) dal bilancio pubblico alle tasche private. Per altri utilizzi (del tubo) parcheggiare la propria auto visionare il parcheggio dell'ospedale (vecchio o nuovo - ancora in fase di costruzione - poco cambia).

Vale lo stesso principio sopra riportato.

Per approfondire la voce "tubo" clicca >>>




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