30 settembre 2014

TASSIAMO GLI INCENERITORI.

La proposta di Federico Valerio

Tassiamo la termovalorizzazione

Il primo luglio 2006 il governo svedese ha introdotto nuove tasse alla termovalorizzazione dei rifiuti.

Una tassa riguarda l'energia prodotta  da questi impianti ed ammonta a 16,5 € per tonnellata di carbonio fossile presente nei rifiuti. La seconda tassa riguarda la riduzione della produzione di anidride carbonica ed ammonta a 371 € per tonnellata di carbonio fossile termovalorizzato.

In sintesi,  queste tasse vogliono scoraggiare la termovalorizzazione delle plastiche (che contengono solo carbonio fossile) e favorire il riciclo dei materiali post consumo e le tecniche di trattamento biologico.

Il sistema svedese per la gestione dei materiali post consumo sta subendo profonde modifiche.

In questo paese esistono 30 inceneritori con recupero energetico dai rifiuti, ma i nuovi obiettivi  del governo svedese sono "più materiali per il riciclo e di migliore qualità " :  riciclo ( vero) del 55% degli imballaggi entro il 2008 e riciclo del 50%  entro il 2010 dei rifiuti domestici, anche grazie a trattamenti biologici (compostaggio e fermentazione anaerobica).

Questa scelta è una vera rivoluzione per la Svezia. Nonostante il fatto che nei rifiuti svedesi la plastica rappresenta il 14%  in peso, fino al 2006 i rifiuti urbani erano considerati una fonte di energia rinnovabile e quindi esentati dalle tasse applicate ai combustibili fossili. Questa scelta favoriva indebitamente i rifiuti rispetto ad altri  combustibili  usati per  il teleriscaldamento.

Oggi, grazie a queste tasse la concorrenza sleale in Svezia è azzerata.

In Italia, invece si continua a foraggiare l'incenerimento dei rifiuti con soldi tolti dalle tasche degli Italiani sotto forma di tasse pagate sulla bolletta dei rifiuti.  E' la voce A3 della bolletta della luce, tasse che dovrebbero andare ad incentivare le fonti di energia rinnovabile.
E lobby ben agguerrite e ben rappresentate nel Parlamento, sono riuscite a trasformare per legge i rifiuti organici in fonte di energia rinnovabile.
Peccato che, dal punto di vista energetico, sia molto meglio trasformare gli scarti organici in compost piuttosto che trasformarli in cenere tossica.
Ma questo, a Renzi, nessuno lo ha raccontato.

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