4 novembre 2016

IMPOSTARE UN MECCANISMO DI MIGLIORAMENTO CONTINUO...

Prevenzione e tariffazione puntuale n Emilia Romagna.
Diventare modello per l’Italia e tutto il Vecchio Continente, dimostrare che, quando si lavora in squadra, gli obiettivi si raggiungono e la soddisfazione è doppia. L’esperienza di Parma. Parma, città di 190 mila abitanti. Nel 2012 la raccolta differenziata era al 48,5%. Oggi è al 74%, e si punta a portarla all’80%. I rifiuti residui prodotti all’anno da ogni cittadino sono diminuiti di 167 kg e anche il rifiuto totale si è ridotto del 3%. Il risultato è stato ottenuto puntando su un’elevata intercettazione della frazione organica, sul porta a porta e sulla tariffazione puntuale.

Molti piccoli comuni hanno deciso di lavorare insieme, scegliendo un’unica tariffa per i rifiuti e dotandosi di sistemi di raccolta porta a porta con tariffazione puntuale: oggi sono tra i comuni più virtuosi in tutta Italia, con risultati eccellenti. Circa l’81% delle famiglie residenti che hanno correttamente differenziato ha ottenuto nel 2015 un risparmio rispetto a quanto pagato con la Tari 2014.

Economia della condivisione è questa una delle linee sulle quali si articola la declinazione ferrarese dell’economia circolare. A Ferrara la tariffazione puntuale partirà il 1 gennaio 2018 con cassonetti a calotta per la quantificazione dell’indifferenziato e i bidoni per l’organico dotati di oblò per ridurre le dimensioni della bocca attraverso cui immettere i rifiuti, allungamento del ciclo di vita dei prodotti (grazie al centro del riuso, al market solidale).

Anche Bologna il capoluogo di regione che raccoglie 390 mila persone è alle prese con alcune sperimentazioni che porteranno alla tariffazione puntuale. La criticità più rilevante condivisa da tutte le grandi città, è l’abbandono dei rifiuti, attraverso la tariffazione puntuale si tenta di risolvere il problema.

La Regione Emilia-Romagna ha istituito un fondo incentivante pari a 5,5 milioni che sono stati tradotti in sconti in bolletta per i comuni virtuosi. Sono 75 gli enti locali che hanno centrato l'obiettivo di far scendere sotto il 70% della media regionale la produzione di rifiuti indifferenziati. Grazie ai contributi assegnati a ciascun Comune in proporzione alla riduzione raggiunta, cittadini e imprese beneficeranno quindi di una riduzione dei costi direttamente sulla tassa o tariffa dei rifiuti. Il fondo continuerà la sua finzione anche nei prossimi anni come strumento principale per raggiungere gli obiettivi.

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