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30 gennaio 2011

Gestione rifiuti: scelte non comparate in modo esaustivo

Pirogassificatore: Ecco le ultime dichiarazioni dell'Assessore Regionale all'Ambiente Manuela Zublena: Ci prendiamo le nostre responsabilità e chiudiamo il ciclo dei rifiuti in Valle".

Ecco il commento degli Amici del Viale: "Il costo pari a 225 milioni di Euro sarà a carico dei cittadini e non degli amministratori regionali" e ricordano che anche il trenino di Cogne era stato deciso e valutato in tutti gli aspetti ed infatti i cittadini hanno pagato il conto...

Dalle comparazioni effettuate negli scorsi anni non risultano analisi approfondite riferite al nuovo sistema di smaltimento della parte indifferenziata all'interno delle cementerie nel vicino Piemonte ed in particolare al progetto "carbonverde".

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Di seguito un documento che spiega una analisi dei costi e benifici senza incenerimento e valorizzazione energetica. La Valle d'Aosta necessita solo di un terzo dell'energia elettrica prodotta dallo sfruttamento delle acque. >>>

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La Buzzi Unicem in Piemonte aumenterà l'utilizzo del "carbonverde" entro il 2011 a 110.000 tonnellate annue ( circa quattro volte la produzione annua della nostra regione). Con un monitoraggio in continuo (diossine e polveri sottili) si sapranno quanto prima tutti i dati necessari. Ecco un buon motivo per applicare un rinvio al bando attuale e procedere a riconsiderare alcuni fattori in passato trascurati.

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23 gennaio 2011

CARBONVERDE: ECCO COME RISPARMIARE 200 MILIONI DI EURO

Carbonverde e cementerie.

Gestione rifiuti in Valle d'Aosta: spendere di più per stare peggio!

L'obiettivo è valorizzare al meglio la componente energetica che resta dopo la raccolta differenziata che si fa nelle famiglie. Escludendo quindi plastica, vetro e l'organico, nei forni delle cementerie, con alcune modifiche agli impianti, si può bruciare tutto il materiale residuo.

I vantaggi del metodo "Carbonverde"

Si può utilizzare fino al 95% dell'indifferenziata per produrre energia: non serve più la discarica se non in misura marginale.

Si può arrivare anche al 100% comprendendo nella macinazione ultrafine anche l'umido dell'indifferenziata; il separarlo comporta operazioni complesse e fornisce un terriccio di scarsa qualità».

Le cementerie disponibili ad utilizzare il carbon verde riescono a ridurre al 20-10% l'uso di carbon coke sostituendolo, quindi, con un combustibile quasi a costo zero.

Le emissioni uguali e forse anche minori rispetto al coke.

Le alte temperature dei forni delle cementerie (1.400-1.500 gradi contro gli 800 degli inceneritori) tendono ad annullare il rischio di emissioni di diossine e polveri sottili.

Le ceneri residue sono nulle perché diventano parte del clinker da cui si ottiene il cemento.

Riciclare il 100% dei rifiuti non è più un'utopia e così anche la Valle d'Aosta e i suoi cittadini potrebbero risparmiare 200 milioni di euro cioè la somma impegnata per la futura gestione dei rifiuti.

Ecco la posizione espressa a novembre 2010 dal Codacons Vda sulla vicenda gestione rifiuti >>>


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