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27 settembre 2009

DIRITTO AL FUTURO: MERCOLEDI PROSSIMO FIRMA ANCHE TU PER CHIEDERE LA RESTITUZIONE DELLE SOMME INDEBITAMENTE TRATTENUTE IN BOLLETTA

Nei blog precedenti è stata pubblicata la Lettera Aperta per la riduzione dei rifiuti a seguito della prima visita civica effettuata.
Associazioni firmatarie:
Legambiente Vda, Amici del Viale della Pace, Codacons Vda, Diritto al futuro, Comitato rifiuti Zero VdA
Hanno aderito e firmato la lettera aperta anche le seguenti associazioni:
Acli Valle d'Aosta

Arci Valle d'Aosta

Associazione Loris Fortuna

Ipsia vda


Altre associazioni e organizzazioni della società civile hanno già preannunciato di aderire all'appello. Presto verranno rese note le ulteriori adesioni.

L’Associazione Diritto al Futuro, Legambiente Valle d'Aosta e Comitato Rifiuti Zero Valle d'Aosta e Amici del Viale saranno presenti ad Aosta con un banchetto mercoledi 30 settembre in Place des Franchises, dalle ore 17 alle 19.

Saranno raccolte le adesioni dei cittadini alla vertenza multipla che l’associazione Diritto al Futuro intente effettuare a nome dei singoli cittadini-utenti nei confronti del Gestore della Rete Elettrica, per procedere alla restituzione di una quota pagata nelle bollette pari a circa il 7% per il periodo dal 2001 al 2007.
Tali somme, infatti, avrebbero dovuto essere usate per incentivare le energie rinnovabili, mentre sono state dirottate al finanziamento delle energie “assimilabili”, comprendenti anche quella prodotta con gli inceneritori. Per questo aspetto l’Italia è stata condannata dall’Unione Europea.

Per aderire alla vertenza i cittadini dovranno recarsi al banchetto munito delle fotocopie di una bolletta elettrica e di un documento di identità fronte e retro. Gli sarà chiesto di firmare la delega all’associazione e di versare un contributo di 10 euro. Nel caso di vittoria il singolo utente si vedrà restituire le somme prelevate dal 2001 al 2007, in caso contrario non avrà nessuna conseguenza in quanto gli oneri della causa sono esclusivamente a carico dell’associazione Diritto al Futuro.

L’iniziativa ha una forte valenza, in quanto la proliferazione degli inceneritori - una risposta sbagliata al problema dello smaltimento dei rifiuti – è dovuta in buona parte a questi incentivi illecitamente sottratti allo sviluppo delle energie rinnovabili.

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di risposta ad una cittadina da parte dell'Assessore all'Ambiente del Comune di Aosta in merito alla raccolta dei rifiuti urbani e relative criticità.

La raccolta rifiuti nel Comune di Aosta con il sistema del porta a porta è ormai in funzione da 5 anni ed abbiamo cercato di introdurre man mano correttivi per migliorare ulteriormente il servizio. Fondamentali sono stati i momenti di confronto con gli utenti, con le associazioni ambientaliste, dei commercianti, dei consumatori, comitati cittadini, singoli cittadini, gli organi di informazione,ecc. ecc. senza contare i vari momenti di confronto in Consiglio Comunale e nelle varie Commissioni consiliari.

Personalmente credo molto ai confronti ed ai suggerimenti che possono permettere di ricercare possibili soluzioni per rendere sempre più condiviso il servizio di raccolta rifiuti con il sistema del porta a porta. E così è stato in questi anni. Inizialmente l’esposizione dei rifiuti indifferenziati avveniva quasi esclusivamente in sacchetti di plastica, a parte i condomini di grandi dimensione in cui la raccolta e l’esposizione prevedeva l’uso dei cassonetti. Gradualmente i cassonetti sono stati distribuiti a tutti, compresi i mastelli verdi per le utenze mono famigliari. Tanto è che apposita Ordinanza Sindacale vieta l’esposizione del rifiuto indifferenziato in sacchetti. Tale Ordinanza aveva lo scopo di ridurre il disagio visivo e non solo di esporre i rifiuti indifferenziati in sacchetti, ed in particolare quando vengono esposti al di fuori degli orari consentiti. Al fine di rispettare tale ordinanza sono stati predisposti controlli con l’ausilio dei Vigili Urbani: si potrebbero e si dovrebbero fare con maggiore determinazione i controlli? Personalmente ritengo certamente di sì, ed è quanto sto da anni cercando e continuerò a fare anche se fra mille difficoltà.

Riguardo al servizio in sé e agli orari, va detto che ogni orario possibile di esposizione può avere le sue criticità. Ho visitato in questi anni tante città italiane per verificare di persona il metodo di raccolta con il porta a porta, c’è chi espone alla mattina e la criticità riguarda il fatto che sin dalla sera prima i rifiuti vengono esposti senza rispettare gli orari, senza contare i problemi contingenti con carico e scarico merci nei negozi, c’è chi prevede l’esposizione nel corso della giornata, in alcune città addirittura nelle ore di pranzo, con conseguenti disagi, altri come noi e sono la gran parte nelle ore serali.

Per ridurre l’impatto della raccolta serale soprattutto nei mesi estivi, in accordo con le associazioni dei commercianti, da diversi anni è stata individuata come soluzione la raccolta dell’indifferenziato nel centro storico con mezzi elettrici, rinviando il passaggio dei mezzi più grandi per la raccolta del vetro e del cartone ad un’ora più tarda riducendo in tal modo il disagio per i clienti dei dehors.

Vi possono essere altre soluzioni? In particolare per il centro storico? Inizierei con l’escludere il ritorno ai cassonetti su strada come eravamo abituati prima del porta a porta, (ci siamo forse dimenticati di quelle campane arancioni per la raccolta del vetro, oppure di quei cassonetti enormi gialli per la carta, e di tutti quegli enormi cassonetti verdi disseminati per le piazze e per le vie di Aosta dove 24 ore su 24 potevano essere accessibili a tutti compresi coloro che ne facevano un punto di riferimento per liberarsi dei rifiuti ingombranti e dei cosidetti sversamenti abusivi?)

Escludo infine per la nostra città l’uso di cassonetti interrati, avendo fatto fare uno studio di massima alla ditta che svolge il servizio di Igiene Urbana, (per soddisfare le esigenze solamente del Centro storico, in base ai rifiuti prodotti, avremmo dovuto sistemarne in continuità per le varie tipologie di rifiuti, su tutta via Festaz e via Torino e il problema non era tanto dei possibili reperti, ma del fatto che per svuotarli era necessario un mezzo con autogru il cui raggio di azione era improponibile nel centro storico, e poi ce li immaginiamo cassonetti interrati nelle vie del centro storico? Avete idea del loro costo? E di quello necessario al loro spostamento, dovesse essere necessario? Ne avete visto qualcuno dopo anni di esercizio?

Quali soluzioni allora, per migliorare ulteriormente il servizio? L’occasione ci verrà data con il prossimo appalto per il servizio di Igiene Urbana in scadenza a fine 2010.

Tenendo ferma la scelta del porta a porta che, non dimentichiamolo mai, ha comunque permesso di raddoppiare le percentuali di raccolta differenziata, una possibile soluzione potrebbe essere quella, almeno per il Centro Storico di ridurre i tempi di esposizione e raccolta, ma per fare questo è necessaria la collaborazione dei residenti. Vi sono cittadine francesi, faccio l’esempio di Cannes, in cui in Rue Menadyer a due passi dal Palais du Festival , l’esposizione e la raccolta serale avviene nel giro di poco più di un’ora, perché esiste una stretta ed efficace collaborazione tra i cittadini, i commercianti e la ditta che svolge il servizio. Siamo culturalmente pronti noi (utenti e amministrazione) a fare ugualmente o almeno a provarci? Ritengo che questa sia la sfide e l’obbiettivo da raggiungere e da mettere tra le priorità del nuovo bando in scadenza nel 2010, superando tutta la demagogia spesso involontaria che è stata fatta su questo servizio ed in particolar modo eliminando quelle difficoltà che purtroppo a livello burocratico limitano il rispetto del regolamento di igiene urbana.

Aosta 31 agosto 2009

L’Assessore all’Ambiente
del Comune di Aosta
Delio Donzel


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La Directive 2008/98/CE relative aux déchets, adoptée en novembre 2008, appréhende la gestion des déchets sous l’angle d’une nouvelle approche basée sur la prévention
des effets néfastes que la création et la gestion des déchets peuvent avoir sur la santé humaine.
Le recyclage et la valorisation des déchets sont mis en exergue par l'instauration d'objectifs et de critères applicables à la collecte et liés à l'efficacité énergétique.

La Directive devra être transposée dans les Etats membres avant le 12 décembre 2010.