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2 gennaio 2013

CONSUMO DEL SUOLO IN VDA. PUBBLICARE I DATI PER OGNI COMUNE...

http://www.vallevirtuosa.it

Superficie agricola, la riduzione continua. cemento ovunque ... 



In Valle d'Aosta, come nel settore trasporti pubblici sono state adottate scelte inconsistenti e di nessuna prospettiva... 

Guardate la cintura di Aosta!


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6 dicembre 2011

MAITRES CHEZ NOUS! DIFENDIAMO IL DIRITTO AL REFERENDUM IN VDA!

http://www.vallevirtuosa.blogspot.com/.

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

Maîtres chez nous! Valdostani difendiamo il diritto all’esercizio del Referendum propositivo!

Mi è appena arrivato un avviso di notifica. Vado subito a ritirarlo: è un ricorso al TAR della Valle d’Aosta. Un ricorso? Sì, l’ “Asso-Consum Onlus”, associazione per la difesa dei consumatori, avente sede in Roma, in persona del Presidente Daniela Perrotta, richiede l’annullamento della deliberazione della “Commissione regionale valdostana per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare”, che ha dichiarato ammissibile la proposta di legge d’iniziativa popolare concernente il pirogassificatore. Richiede, quindi, una sospensione dell’iter referendario. Un’associazione per la difesa dei consumatori che vuole togliere la parola ai cittadini: ha dell’incredibile! La notifica del ricorso mi è giunta poiché, insieme ad altri 4 cittadini valdostani, faccio parte del gruppo di promotori del Referendum. Leggendo l’atto di ricorso, vengo a sapere che la Sig.ra Perrotta è residente a Napoli e dalla sua data di nascita, 1972, capisco anche che abbiamo all’incirca la stessa età. Guarda un po’ il destino, come a volte fa intersecare vite tanto lontane…
Sono una cittadina valdostana. Sono nata e vivo ad Aosta. Se un giorno dal mare partenopeo o dalle terre laziali che ipotizzo frequenti, la Presidente Perrotta volesse fare un viaggio di piacere, potrei accompagnarla a visitare le bellezze della Valle d’Aosta. Amo le passeggiate e l’escursionismo e conosco bene gli itinerari offerti dalle nostre montagne. Ma le potrei anche far conoscere la nostra cultura e le caratteristiche del “particularisme valdôtain”, che ci contraddistingue.
Proprio per questo sincero e autentico interesse per la mia terra, come semplice cittadina, ormai da qualche anno, mi sono interessata al tema dello smaltimento dei rifiuti in Valle d’Aosta. Credo che sia molto importante, come liberi cittadini, dedicare parte del proprio tempo libero, delle proprie energie e capacità di studio a tematiche che ci riguardano direttamente. Perciò, negli ultimi mesi mi sono dedicata dapprima alla raccolta firme riguardante una petizione popolare (che è stata condivisa da ben 11.000 valdostani!) e poi ho voluto far parte del Comitato promotore del Referendum. Con piacere ho deciso di occuparmi di una questione che riguarda così profondamente la tutela della salute e il futuro della comunità valdostana. Vorrei poter dire alla Sig.ra Perrotta che mi preoccupa che mio figlio debba vivere in una Valle in cui la qualità dell’aria peggiorerà notevolmente per l’inquinamento aggiunto dal pirogassificatore. Non abitando qui, non avrà mai potuto notare il fenomeno tipicamente montano dell’inversione termica, che schiaccia gli inquinanti nel fondo valle durante l’inverno, aggravando il loro effetto sulla salute. Ma certo, come Presidente di un’associazione che vuole tutelare i consumatori, avrà ben presente la raccomandazione dell’Unione europea che sconsiglia il trattamento a caldo dei rifiuti nei territori di montagna…
Ma veniamo alle motivazioni del ricorso dell’Asso – Consum Onlus. Mi piacerebbe chiedere alla Presidente Perrotta, perché la sua Associazione ha interesse a impedire ai valdostani lo svolgimento di un Referendum propositivo previsto dal nostro Statuto Speciale e dalle nostre leggi regionali? E come mai ha interesse a schierarsi a favore dei trattamenti a caldo (pirogassificatori e inceneritori), chiaramente ben più impattanti sulla salute (oltre che più costosi: l’appalto ammonta a 225 milioni di euro), rispetto agli innocui trattamenti a freddo e alla raccolta dell’umido organizzata ? E se si può difendere i cittadini togliendo loro la parola?
Vorrei poter farle capire che percepisco il ricorso come sconcertante e profondamente ingiusto. E anche come un’ingerenza dall’esterno che dovrebbe far indignare ogni abitante della Valle! Abbiamo il diritto di esercitare la nostra sovranità popolare. Maîtres chez nous!, mi vien quasi proprio da dire.
Cittadini, non stiamo a guardare. Facciamo sentire la nostra voce per la nostra Valle: qualunque opinione si abbia sul pirogassificatore, andiamo tutti a FIRMARE PRESSO I NOSTRI COMUNI per permettere e sostenere lo svolgimento del Referendum popolare! E continuiamo a seguire e ad approfondire le iniziative di Valle Virtuosa (blog vallevirtuosa.blogspot.com). Perché solo noi abitanti della Valle d’Aosta partecipando alle scelte e unendoci al patrimonio di competenze della nostra Pubblica Amministrazione, siamo i legittimi interessati e possiamo operare per il bene comune e per la nostra salute!
Anna Gamerro

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4 dicembre 2011

REFERENDUM SULL'INCENERITORE-PIROGASSIFICATORE: PRESENTATO UN RICORSO...

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A una settimana dall'annuncio del ricorso al TAR da parte dell'associazione Asso-Consum per l'annullamento del provvedimento della Commissione regionale per i procedimenti referendari, con cui è stata dichiarata ammissibile la proposta di legge di iniziativa popolare sul trattamento a caldo dei rifiuti da sottoporre a referendum, manca ancora una posizione ufficiale da parte del Governo regionale.

Il consigliere regionale Alberto Bertin (ALPE) chiede chiarimenti sull'argomento prendendo spunto da recenti notizie apparse su un quotidiano locale.
Ecco la richiesta del consigliere: «Nel ricordiare le singolari dichiarazioni, riportate dal quotidiano La Stampa, del Presidente della sede piemontese di Asso-Consum, l'ex deputato di Forza Italia Daniele Galli, secondo il quale in materia ambientale la competenza è dello Stato e non della Regione."

Un ricorso strumentale che ha l'esplicito obiettivo di impedire ai cittadini di decidere democraticamente su un'importante questione che avrà ricadute permanenti sulla salute e il benessere collettivo.

Sollecitiamo dunque il presidente Rollandin affinché ci comunichi se la Regione Autonoma Valle d’Aosta intende costituirsi in giudizio in merito al ricorso.
Purtroppo, il question time consente di porre una sola domanda.
Se ne avessimo avuto la possibilità, avremmo chiesto al presidente della Giunta anche valutazioni politiche su un ricorso che viene da un'associazione direttamente legata al PDL, componente della maggioranza da lui guidata. Chissà che non intenda comunque rispondere chiarendo tutte le perplessità e i dubbi sorti attorno a un'iniziativa che non pare andare nella direzione della tutela degli interessi dei cittadini, diversamente da quello che dovrebbe essere invece il ruolo di un'associazione che rappresenta e tutela i consumatori».

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1 dicembre 2011

GESTIONE RIFIUTI: PAROLE SENSATE O ASPETTATIVE A RISCHIO...

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Due anni orsono (il 24 marzo 2010) in occasione del voto in aula sulle nuove modalità di smaltimento dei rifiuti il Presidente Caveri si affidava per appoggiare la decisione all'intelligenza dell'Assessore Zublena e alla competenza dei colleghi consiglieri e si augurava che il voto adottato non venisse rimproverato dalle generazioni future e che il progetto conseguente non avesse tempi biblici.

Aspettative ad oggi seriamente a rischio...


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6 novembre 2011

UN CONFRONTO APERTO TRASPARENTE E SENZA PRECLUSIONI...

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UN CONFRONTO APERTO, TRASPARENTE E SENZA PRECLUSIONI (CIOE' SENZA OBBLIGO DI CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI IN VALLE) ...
E VINCA IL MIGLIORE!

Forse un po' tutti i cittadini si aspettano risposte precise e nessuno potrà avere preclusioni se lo scenario vincitore sarà quello meno impattante, meno costoso e con minore emissioni inquinanti...

E' interessante quindi che si conoscano le richieste avanzate all'Amministrazione regionale sulle modalità di confronto LCA (Life cycle assessement)

Ecco alcuni estratti della richiesta avanzata dal Comitato Valle Virtuosa in data 20 Ottobre 2011 : (data in cui il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, con il voto della maggioranza (l'opposizione - ALPE E PD - chiedevano anche di fermare l’aggiudicazione provvisoria dell’appalto del pirogassificatore e non il solo confronto) approva la richiesta degli 11 mila cittadini di un confronto tecnico-scientifico tra il pirogassificatore e altre tecnologie di trattamento dei rifiuti)

Analisi energetico-ambientale con metodologia LCA ed analisi economica del sistema integrato dei RSU nella Regione Autonoma Valle d’Aosta

Premessa:
Presentazione di uno scenario di smaltimento dei RSU alternativo al piano della Regione, elaborato da associazioni di cittadini (marzo 2010)
Petizione rivolta al Consiglio regionale sostenuta dal Comitato ValleVirtuosa e firmata da 11007 cittadini valdostani, per la richiesta di un confronto tra scenari e contestuale moratoria del bando di gara per lo smaltimento dei RSU (giugno 2011)
Parere favorevole al confronto espresso dalla III Commissione consiliare (ottobre 2011)

Nel rispetto della gerarchia dei rifiuti, che prevede, in ordine prioritario, prevenzione, preparazione per il riciclaggio, recupero di materia, altri tipi di recupero e smaltimento, ogni scenario di smaltimento deve prevedere obbligatoriamente il raggiungimento degli obiettivi di riduzione e di raccolta differenziata nel pieno rispetto della normativa vigente (D.Lgs. 152/06 e successive modifiche).

La Regione Valle d’Aosta attiverà un piano regionale di riduzione dei rifiuti, con obiettivi misurabili e vincolanti, per un periodo minimo di dieci anni e attuerà una tracciabilità dei rifiuti prodotti onde pervenire ad un passaggio alla tariffa puntuale in tutti i subATO della regione, entro 24 mesi.
La Regione Valle d'Aosta si impegnerà al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012. Senza queste premesse qualunque confronto tra scenari di smaltimento appare insostenibile.

Fasi del confronto

Le parti (Regione Valle d’Aosta e Comitato ValleVirtuosa) designeranno i rispettivi rappresentanti al fine di realizzare un tavolo di confronto, i cui obiettivi saranno:
- concordare un calendario di incontri;
- definire un merceologico dei RSU condiviso;
- presentare i rispettivi scenari di smaltimento o di gestione integrata dei rifiuti;
- condividere gli indicatori energetico-ambientali per lo studio LCA;
- condividere i confini dello studio LCA;
- ogni parte indicherà un esperto di fiducia, con l’incarico di redigere lo studio;
- concordare i tempi della durata dello studio;
- prevedere un ciclo di incontri pubblici di presentazione dei risultati dell’analisi.

Obiettivi dello studio LCA

Lo studio si propone, attraverso l’utilizzo della metodologia LCA (Life Cycle Assessment) di individuare lo scenario con migliori prestazioni energetico-ambientali per la gestione integrata dei RSU.
Lo studio si occuperà, fermo restando l’attuazione degli obiettivi di RD previsti dal Dlgs.152/06, di fornire indicazioni energetico-ambientali dei trattamenti finali del RSU residuo, oltre a eventuali pre-trattamenti, attraverso la realizzazione di un modello LCA esteso a tutto il sistema integrato.
Gli scenari alternativi oggetto della ricerca LCA dovranno essere successivamente analizzati dal punto di vista economico, stimando costi e fabbisogni impiantistici per il trattamento del RSU residuo e conferimento a discarica.
L’attuazione di politiche di riduzione a monte dei rifiuti dovranno essere analizzate nel modello LCA.
E' richiesta inoltre una valutazione degli impatti sulla salute umana anche a livello locale.

Indicatori energetici e ambientali

Le parti individueranno aree di interesse ambientale e per ognuna di esse concorderanno opportuni indicatori: energetici, relativi ai cambiamenti climatici, relativi a consumo delle risorse, impatto sull’ambiente e sulla salute umana.
Sarebbe opportuno estendere i confini dell’analisi a tutta la filiera dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento.

Fonti dei dati in ingresso allo studio

Dovranno emergere dal tavolo di confronto:

Quantitativi totali dei rifiuti ed andamento della produzione (riduzione);
Andamento della Raccolta Differenziata e strategie future;
Definizione degli scenari principali oggetto dello studio;
Definizione dei flussi dei rifiuti per composizione merceologica (sia RD che RSU residuo);
Definizione dei bilanci di massa in ingresso ed in uscita dal pre-trattamento.

I dati tecnici necessari all’elaborazione del modello LCA e alla sua analisi saranno sviluppati nel corso dello studio e sottoposti alla vigilanza delle parti.

Considerazioni finali

Uno studio LCA costituisce un punto di partenza, anche se è complesso e relativamente dispendioso, per intraprendere scelte con una base oggettiva, ma deve essere condotto in modo scientificamente rigoroso.
“In Italia l’impiego della LCA nel settore dei rifiuti non è ancora una pratica così diffusa come in molti altri paesi dell’Unione Europea.
La decisione finale sulla gestione dei rifiuti è prerogativa del decisore politico, che ancora poco conosce ed apprezza gli strumenti della LCA e basa le scelte più su parametri di natura tecnico-impiantistica tarati su obiettivi e contesti ristretti e su esigenze di budget piuttosto che su obiettivi di ottimizzazione energetico-ambientale di sistema.”

Le ultime due frasi (tra virgolette) sono state estrapolate dal seguente studio:
Politecnico di Torino - Analisi energetico ambientale con metodologia LCA ed analisi economica dell’attuazione del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti alla luce dei nuovi obiettivi di Raccolta Differenziata introdotti dal D.lgs. 152/06 - 2008




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28 settembre 2011

VALLE VIRTUOSA CHIEDE CHIARIMENTI SUI RESIDUI PERICOLOSI DEL PIROGASSIFICATORE:

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa


Pirogassificatore: niente confronto, referendum necessario. Altro che chiusura del ciclo dei rifiuti in Valle: la Regione dica la verità sulla collocazione dei residui tossici dell'impianto



Il Comitato Valle Virtuosa, riunitosi a seguito dell’audizione con la III Commissione consiliare regionale “Assetto del Territorio”, prende atto della volontà, da parte dell’Amministrazione regionale, di proseguire verso la realizzazione dell’impianto di pirogassificazione, ignorando per l’ennesima volta la richiesta di confronto sullo scenario alternativo proposto e di moratoria della gara d’appalto.

Questa scelta appare incomprensibile soprattutto alla luce dell’ammissibilità del quesito referendario, che di fatto impedirebbe l’utilizzo del pirogassificatore, esponendo la Regione a possibile risarcimento di danno.

A fronte dei segnali positivi di apertura, e dei relativi legittimi dubbi sulle scelte dell’Amministrazione, emersi dalle dichiarazioni di alcuni Consiglieri di maggioranza, spiace constatare che ogni espressione non alhttp://www.blogger.com/img/blank.giflineata venga prontamente censurata.

Il Comitato Valle Virtuosa, chiede, inoltre, che l’Amministrazione regionale sia più trasparente e corretta nei confronti dei cittadini, in merito alla declamata intenzione di chiudere il ciclo dei rifiuti in Valle d’Aosta, fornendo chiarimenti sulla collocazione dei residui pericolosi del pirogassificatore.

Quart, 28 settembre 2011
Il Comitato Valle Virtuosa

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26 luglio 2011

CAVERI SUL FUTURO METODO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI: SPERIAMO CHE LA SCELTA NON CI VENGA RIMPROVERATA DAI NOSTRI FIGLI"

Iniziamo oggi la pubblicazione di alcuni estratti degli interventi effettuati da parte di alcuni consiglieri regionali nel corso del dibattito che ha avuto luogo nel 2010.

Apriamo con l’intervento del consigliere regionale Luciano Caveri in merito al dossier “gestione dei rifiuti e del relativo trattamento” del 24 marzo 2010:

...
Perché se oggi ci troviamo a dover risolvere questo problema, lo si deve anche al fatto che probabilmente tale questione dei rifiuti era stata complessivamente un po' sottostimata, mentre nel resto d'Europa si realizzavano degli impianti, io dico termovalorizzatori, perché ho visitato, anche quando ero Parlamentare europeo, tutti i Paesi europei e, tranne rarissime eccezioni, i termovalorizzatori ci sono dappertutto, anche in Paesi come quelli del nord Europa, che hanno una cultura ambientalistica assolutamente invidiabile, per non dire della vicina Svizzera, per non dire praticamente di tutti i Paesi che per tempo hanno saputo reagire a quella che è un'autentica emergenza.
...
L'allora Assessore Cerise aveva presentato diversi scenari, quindi va detto che le opzioni conclusive che hanno lasciato il testimone a questa legislatura erano opzioni le più varie, compresa quella esterna.
Io non sarei così severo con i piemontesi, che ad un certo punto erano venuti a corteggiarci, perché era la Provincia di Torino, che erano venuti a dire: "facciamo l'amore, nel senso che faremo un termovalorizzatore nel Canavese, perché non compartecipate? Sapendo che però le normative europee vi obbligano a portarvi a casa poi le ceneri, che non possono essere depositate fuori Valle". Sappiamo che il Piemonte è in grave ritardo, la costruzione di queste strutture nella logica del "non nel mio cortile" è difficile, all'epoca i colleghi di Giunta ricorderanno che avevamo percorso diverse ipotesi, fra cui l'utilizzo del treno per lo spostamento dei rifiuti, perché corteggiati da una parte di Canavesani che erano interessati ad avere nel loro comune il termovalorizzatore.
...
All'epoca è vero che si pensò allo smantellamento della discarica, ma non era una sindrome di follia che improvvisamente ci aveva colti: era invece la speranza che quella montagna - forse l'unica montagna della Valle d'Aosta che non ci piace, si potesse smantellare, perché così ci hanno detto i tecnici, che poi sono gli stessi che hanno fatto i carotaggi. I quali hanno detto che non si poteva più fare, perché la percentuale di materiale che si poteva bruciare non corrispondeva a quelle previsioni che avrebbero consentito di avere il termovalorizzatore. Ritengo che sarebbe stato interessante se si fosse potuto fare, ma prendo atto che non si può fare, lasceremo in eredità questa "bestiolina" che per anni produrrà gas, posta fra l'altro in una posizione imbarazzante per i turisti, che hanno un arrivo nella città di Aosta che è uno di quegli arrivi da dimenticare: hanno il carcere, hanno l'impianto dei rifiuti, hanno il trattamento delle acque… insomma non è gran che.

Devo dire che nel passato siamo anche riusciti a costruire una specie di anfiteatro che è vicino alla Torre delle comunicazioni, dove, se uno va, ha con grande desolazione una vista sull'insieme di queste strutture che sono uno dei biglietti da visita della nostra Valle.

Prendo atto della tecnologia (pirogassificazione) che viene proposta in quest'aula e la voterò.

Non ho nessuna competenza tecnica, mi sembra di capire che ha degli elementi di sperimentalità che porranno qualche elemento problematico rispetto a tecnologie molto più rodate, però mi affido alla scienza e alla conoscenza dei tecnici che abbiamo scelto, mi affido anche all'intelligenza dell'Assessore e alla competenza dei colleghi che, guidati dal Presidente Comé, hanno effettuato la visita nel Lazio ad un impianto di questo genere e che sono tornati abbastanza convinti rispetto a tale tema.

Credo che la scommessa che facciamo sia una scommessa importante, perché non è una scommessa a valere esclusivamente su di noi, ma anche sui nostri figli, sapendo che in termini ambientali il problema dei rifiuti è un problema complesso, probabilmente nessuno ha la bacchetta magica, forse un giorno verrà una soluzione tecnica assolutamente ecocompatibile, oggi un prezzo tutte le tecnologie lo devono pagare.

Ci si può poi baloccare se è meglio il freddo o il caldo, sopra o sotto, io ho l'impressione che grandissime certezze non ce ne siano, però una scelta va fatta, ci dobbiamo assumere una responsabilità e mi auguro che il voto di oggi non ci venga rimproverato dai nostri figli.

I dati oggi ci portano a dire che questa è la scelta migliore, auguriamoci che il voto che faremo questo pomeriggio possa consentire di avere una tecnologia in tempi rapidi, compatibilmente con i tempi di costruzione, per uscire dal giogo di questa montagna ormai dominata da corvi, cormorani e bestie di vario genere, che è un elemento che anche come odore è assolutamente degradante per la nostra comunità.


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28 febbraio 2011

GESTIONE RIFIUTI: TANTE DOMANDE, DUBBI E PERPLESSITA' SULLE SCELTE DEGLI AMMINISTRATORI REGIONALI

GESTIONE RIFIUTI: ECCO ALCUNE DOMANDE DI INTERESSE CHE SI INTENDONO RIVOLGERE AGLI AMMINISTRATORI REGIONALI

1) Quali azioni sono state poste in essere per ridurre i rifiuti in VdA? Il piano cheè stato individuato prevede obiettivi vincolanti e misurabili? Quante sono le tonnellate di materiale risparmiato che non entreranno in discarica? La Regione Valle d'Aosta ha fatto iniziative di comunicazione durante la settimana europea di riduzione, per la cui organizzazione ha stanziato oltre 450.000 euro per un intero triennio, e con quali risultati?

2) Quali sono le azioni che si intendono mettere in atto per arrivare a rispettare il livello di raccolta differenziata previsto dalla legge (65%)?

3) Si intende istituire un sistema di tracciabilità dei rifiuti ed applicare una conseguente tariffazione, e in quali tempi?

4) Quale tecnologia specifica verrà utilizzerà nell’ipotizzato nuovo impianto? Si tratta di una tecnologia ancora sperimentale? Dove finiranno le scorie? Che utilizzo avrà il syngas?

5) Oltre all'autocontrollo previsto dalla normativa attuale, ci saranno ulteriori controlli e da parte di chi? (Forestale? ARPA?). Quali garanzie ci sono per la popolazione in caso di malfunzionamento?

6) Sono previste linee di lavorazione alternative in caso di malfunzionamento o fermo temporaneo?

7) Quali ricadute ci saranno sui cittadini in termini di costi, rispetto agli attuali? (ad oggi non si conoscono i costi attuali effettivi…)

8) Perché non si è valutata l'alternativa presentata da parte delle associazioni? (Crz - Comitato Rifiuti Zero Vda, Legambiente Vda, Amici del viale, Codacons Vda, Diritto al futuro, ecc)

9) Perché si è voluto dimensionare l'impianto a 60000 tonn/anno quando la produzione oggi è di 45000 tonn/anno? Perché si vuole mettere nell'impianto materiale che ne diminuisce l'efficienza e ne aumenta le possibili manutenzioni, come organico e fanghi, per un totale di 25000 tonn/anno, quindi oltre 1/3?

10) Perché non è stata valutata la possibilità di utilizzare il CDR (combustibile da rifiuti) nei cementifici fuori dalla Valle (Casale, Cuneo, ecc) al posto degli attuali combustibili molto piu' inquinanti e perchè si intende chiudere il ciclo in Valle aumentando l'inquinamento ?

11) Perchè non si è valutata la proposta di fare un impianto di compostaggio regionale o attivare un compostaggio locale (per comprensori) come proposto da 1300 cittadini? Bruciare l'organico infatti, oltre a non essere energeticamente sensato, diminuisce le performance del Pirogassificatore come più volte ribadito dai tecnici (Ing. Genon in occasione del primo incontro di Quart)




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20 febbraio 2011

RIFIUTI E INCENERITORI: VOI ANDRESTE IN VACANZA NEI PRESSI DI UN TALE IMPIANTO?

L'incenerimento dei rifiuti è dannoso per la salute di chi abita nelle vicinanze degli impianti e in un raggio di 20 Km aumenta l'incidenza dei tumori.

Sono state messe a punto tecnologie di riduzione dei rifiuti alla fonte e di raccolta differenziata spinta capaci di rendere del tutto inutile il ricorso agli inceneritori.

La costruzione di un inceneritore in una zona a forte valenza turistica come la Valle d'Aosta e conosciuta per il paesaggio e per produzioni agricole di particolare pregio porterebbe inevitabilmente ricadute economiche:

Abbassamento della qualità delle produzioni di vitivinicole ed in ogni caso cattiva pubblicità a livello europeo.

Diminuzione del turismo. Voi andreste a fare le vacanze in montagna nei pressi di un inceneritore?

Conseguente diminuzione del valore degli immobili.

Pesanti ricadute sui tassi di occupazione della zona, basata principalmente su turismo ed agricoltura.

Prima che tutto questo accada diventa anche tu parte attiva per favorire una moratoria del bando pubblicato dalla Regione Valle d'Aosta (prima scadenza 7 marzo 2011).

Tempistica prevista per l'anno 2011:
- 7 marzo 2011 data entro la quale dovranno pervenire le domande per l'effettuazione dei sopraluoghi per le analisi ed indagini specifiche obbligatorie sul sito oggetto dell'intervento ed entro la quale dovranno pervenire tutti gli eventuali quesiti inerenti la gara (vedi disciplinare di gara),
- 6 maggio 2011 data di presentazione delle offerte,
- 6 giugno 2011 data per l'avvio delle procedure di valutazione delle offerte da parte della Commissione di gara.


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GESTIONE RIFIUTI E METODO VEDELAGO: OTTIMO, POCO COSTOSO E SOSTENIBILE NEL TEMPO

Il metodo Vedelago è in grado di rendere riutilizzabile circa il 99% del rifiuto conferito (derivante sia dalla raccolta differenziata residenziale porta a porta sia dai rifiuti industriali) ed è stato ideato dalla Dott.ssa Carla Poli che lo ha realizzato come imprenditrice privata, generando profitti e creando posti di lavoro, quasi sfidando il vizio consolidato di costruire inceneritori in ogni luogo e latitudine.

L'opinione espressa dalla Poli è che degli inceneritori e/o pirogassificatori si può fare a meno, vivendo senza rifiuti, senza diossine e per giunta creando nuovi posti di lavoro e, cosa non di poco conto, facendo spendere meno sulla bolletta per i rifiuti.

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I Rischi Connessi alle emissioni degli Inceneritori: La pandemia silenziosa. L'articolo, è stato ripubblicato su vari siti.
Per chi volesse leggerlo ecco il link >>>

http://meloniclaudio.wordpress.com/2010/11/26/i-rischi-connessi-alle-emissioni-degli-inceneritori/


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16 febbraio 2011

FERROVIA: DIBATTITO PUBBLICO (TELEVISIVO) SUL FUTURO DEI COLLEGAMENTI FERROVIARI AOSTA -TORINO

Ferrovia Ivrea-Aosta: quali le prospettive.
Su iniziativa di una testata giornalistica privata avrà luogo in data 16 febbraio 2010 presso la Cittadella dei Giovani il primo dibattito pubblico sull'argomento. Il programma sarà trasmesso da Rete7VdA sul digitale terrestre e sul canale 830 Sky satellite

Tema della serata è: "I trasporti in Valle d'Aosta - risorsa o emarginazione?".

Ospiti e invitati:
Aurelio Marguerettaz (Assessore regionale ai trasporti)
Leonardo La Torre (Federation autonomiste)
Patrizia Morelli (Alpe)
Raimondo Donzel (Pd)
Sergio Ferrero (Lega Nord)

Il dibattito è pubblico su invito.
Si precisa che un vero dibattito non ha avuto luogo in quanto erano presenti le sole forze politiche di opposizione ovvero Alpe e Pd.


Ecco le ultime notizie sul dibattito >>>




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30 gennaio 2011

Gestione rifiuti: scelte non comparate in modo esaustivo

Pirogassificatore: Ecco le ultime dichiarazioni dell'Assessore Regionale all'Ambiente Manuela Zublena: Ci prendiamo le nostre responsabilità e chiudiamo il ciclo dei rifiuti in Valle".

Ecco il commento degli Amici del Viale: "Il costo pari a 225 milioni di Euro sarà a carico dei cittadini e non degli amministratori regionali" e ricordano che anche il trenino di Cogne era stato deciso e valutato in tutti gli aspetti ed infatti i cittadini hanno pagato il conto...

Dalle comparazioni effettuate negli scorsi anni non risultano analisi approfondite riferite al nuovo sistema di smaltimento della parte indifferenziata all'interno delle cementerie nel vicino Piemonte ed in particolare al progetto "carbonverde".

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Di seguito un documento che spiega una analisi dei costi e benifici senza incenerimento e valorizzazione energetica. La Valle d'Aosta necessita solo di un terzo dell'energia elettrica prodotta dallo sfruttamento delle acque. >>>

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La Buzzi Unicem in Piemonte aumenterà l'utilizzo del "carbonverde" entro il 2011 a 110.000 tonnellate annue ( circa quattro volte la produzione annua della nostra regione). Con un monitoraggio in continuo (diossine e polveri sottili) si sapranno quanto prima tutti i dati necessari. Ecco un buon motivo per applicare un rinvio al bando attuale e procedere a riconsiderare alcuni fattori in passato trascurati.

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23 gennaio 2011

CARBONVERDE: ECCO COME RISPARMIARE 200 MILIONI DI EURO

Carbonverde e cementerie.

Gestione rifiuti in Valle d'Aosta: spendere di più per stare peggio!

L'obiettivo è valorizzare al meglio la componente energetica che resta dopo la raccolta differenziata che si fa nelle famiglie. Escludendo quindi plastica, vetro e l'organico, nei forni delle cementerie, con alcune modifiche agli impianti, si può bruciare tutto il materiale residuo.

I vantaggi del metodo "Carbonverde"

Si può utilizzare fino al 95% dell'indifferenziata per produrre energia: non serve più la discarica se non in misura marginale.

Si può arrivare anche al 100% comprendendo nella macinazione ultrafine anche l'umido dell'indifferenziata; il separarlo comporta operazioni complesse e fornisce un terriccio di scarsa qualità».

Le cementerie disponibili ad utilizzare il carbon verde riescono a ridurre al 20-10% l'uso di carbon coke sostituendolo, quindi, con un combustibile quasi a costo zero.

Le emissioni uguali e forse anche minori rispetto al coke.

Le alte temperature dei forni delle cementerie (1.400-1.500 gradi contro gli 800 degli inceneritori) tendono ad annullare il rischio di emissioni di diossine e polveri sottili.

Le ceneri residue sono nulle perché diventano parte del clinker da cui si ottiene il cemento.

Riciclare il 100% dei rifiuti non è più un'utopia e così anche la Valle d'Aosta e i suoi cittadini potrebbero risparmiare 200 milioni di euro cioè la somma impegnata per la futura gestione dei rifiuti.

Ecco la posizione espressa a novembre 2010 dal Codacons Vda sulla vicenda gestione rifiuti >>>


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10 gennaio 2011

ULTIMORESPIRO: PROSSIMO APPUNTAMENTO VENERDI 21 GENNAIO 2011

A tutti gli Amici del Viale


Nei giorni scorsi nel corso di una riunione del Comitato Rifiuti Zero (presenti rappresentanti di altri comitati e associazioni tra cui gli Amici del Viale) è emersa la proposta di fare un coordinamento tra i vari comitati.

Ovviamente ogni comitato o associazione rimarrà libera ed autonoma ed operativa su un tema specifico (metropolitana, aeroporto, ecc.)ma partecipando al coordinamento si potrebbero sottolineare alcune preoccupazioni comuni, in primis, lo spreco delle risorse pubbliche e la protezione dell'ambiente e della salute.

Il Coordinamento, che ad alcuni di noi ci piacerebbe chiamarlo "ULTIMORESPIRO" sia in riferimento alla tenacia di chi vuole ottenere risultati ed è disposto a impegnarsi "fino all'ultimo respiro", sia in riferimento al concorrere dei fattori che avvelenano l'aria che respiriamo.

Se intendete aderire come gruppo, o anche come singoli, l'appuntamento con gli altri comitati di cittadinanza attiva è per la seguente data:

venerdì 21 gennaio 2011 alle ore 18,30 presso la sede del CSV - Aosta - Via Xavier de Maistre


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29 dicembre 2010

NON SPRECARE RISORSE IN SALSA VALDOSTANA ...


Ass. Reg. Ambiente M. Zublena


Titolo della conferenza pubblica svolta il 27 novembre 2010 in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti:

IO NON SPRECO

Importo base dell'asta per la gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta per la durata 20 anni (scadenza offerte 6/05/2011)>>>


225.000.000 di Euro pari a 11.000.000 Euro
oltre tre volte in piu rispetto a quello che si spende oggi ogi anno




"...I problemi non possono essere risolti dallo stesso atteggiamento mentale che li ha creati..."
A. Einstein



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28 aprile 2009

DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA VERSUS DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA

Segnaliamo all'attenzione il recente sondaggio partecipativo disponibile sul sito www.impresavda.blogspot.com rivolto ai cittadini in merito alle "grandi opere" valdostane da ritenersi, o non ritenersi, necessarie: Aeroporto, raddoppio del tunnel del Monte Bianco, metropolitana cittadina.

Tutti possiamo liberamente esprimere la nostra opinione.

Quanti di noi però sono informati in modo completo sulle caratteristiche e sui costi dei relativi progetti?


Alcune brevi annotazioni su alcuni aspetti della democrazia partecipativa.

La democrazia partecipativa-deliberativa attribuisce tendenzialmente a tutti i cittadini livelli di responsabilità e consapevolezza maggiori.
Essa consente di agire attivamente per la cura dell'interesse generale e di partecipare al processo decisionale pubblico in maniera più estesa e intensa rispetto al passato.
Il processo deliberativo è per sua natura un processo dialettico e dinamico, che non consiste solo nel mero scambio di informazioni. Esso consente a tutti i cittadini, liberi da coercizioni ed uguali tra loro, di interagire e di creare così una opinione pubblica condivisa, ma soggetta pur sempre a mutamento, proprio in seguito al confronto continuo fra le idee individuali.

Individuazione dell'argomento o del soggetto da risolvere:
1) quale problema si vuole risolvere;
2) cosa si vuole ottenere;
3) chi deve partecipare;
4) quanto potere vuole o può delegare ai partecipanti a un processo deliberativo;
5) quanto è radicata nelle istituzioni la disponibilità nei confronti dei processi deliberativi.

Il dibattito pubblico non è una sede in cui si assumono decisioni che spettano formalmente alle autorità competenti, ma è certamente il luogo dell’ascolto e del dialogo per assumere decisioni ponderate e condivise.

In democrazia deliberativa la comunicazione è tutto perchè l'obiettivo è quello di cambiare le mentalità, e questo può avvenire solo garantendo lo svolgimento equilibrato e ordinato di processi comunicativi.

Questo comporta che la fiducia nel processo e nella ragione che dovrebbe guidare i partecipanti al processo deliberativo è essenziale.

La democrazia deliberativa è simile alla ricerca scientifica di base. Entrambe hanno una natura dinamica ed entrambe fondano le loro basi sull'incontro, l'approfondimento e il confronto di idee.

La democrazia deliberativa rappresenta una scuola di democrazia in senso ampio, quasi una palestra per il cittadino, che acquisisce responsabilità e consapevolezza del proprio ruolo.